4 giugno 2012

World Wonders, Google esplora le meraviglie del mondo


Grazie alla tecnologia Street View, Google ha la straordinaria possibilità di mettere i siti nominati Patrimonio dell’umanità a disposizione di tutti gli utenti del mondo. Street View è una funzione molto usata di Google Maps, già disponibile in decine di Paesi. Consente agli utenti di esplorare e spostarsi virtualmente in un quartiere avvalendosi di immagini panoramiche a livello di strada. Grazie ai miglioramenti nelle nostre tecnologie, abbiamo ora la possibilità di fotografare alcuni dei luoghi più significativi del mondo in modo che chiunque possa esplorarli, ovunque.
Street View si è già rivelata molto utile per i turisti e gli accaniti esploratori virtuali. Il World Wonders Project costituisce inoltre una preziosa risorsa per studenti e studiosi che hanno ora la possibilità di scoprire in modo virtuale alcuni dei più famosi siti al mondo. Il progetto offre un modo innovativo per insegnare la storia e la geografia agli studenti in tutto il mondo.
Il nostro World Wonders Project è supportato anche da una vasta suite collegata di altre tecnologie Google, mettendo così le meraviglie del mondo alla portata di un pubblico globale senza precedenti. Il sito web del progetto mette a disposizione degli utenti anche modelli 3D, video di YouTube e fotografie dei famosi siti Patrimonio dell’umanità.
Assieme a partner del calibro di UNESCO, World Monuments Fund e Cyark, il nostro World Wonders Project mira a preservare i siti Patrimonio dell’umanità per le generazioni future.

Dietro le quinte...


Che cos’è il World Wonders Project?

Il World Wonders Project di Google è una piattaforma che rende disponibili online i siti Patrimonio dell’umanità del mondo moderno e di quello antico. Avvalendoci di Street View, modelli 3D e altre tecnologie Google, abbiamo reso questi splendidi siti accessibili a tutte le persone nel mondo. Grazie a video, foto e informazioni approfondite, puoi esplorare le meraviglie del mondo proprio come se ti trovassi sul posto, ma rimanendo comodamente seduto in poltrona.
Perché Google ha realizzato questo progetto?
La missione di Google è organizzare le informazioni disponibili e renderle utili e accessibili a livello universale. Con questo progetto, desideriamo mettere a disposizione di tutti i siti Patrimonio dell’umanità e conservarli digitalmente per le generazioni future. Riteniamo che il World Wonders Project può rivelarsi particolarmente utile per studenti, studiosi e insegnanti che desiderano adottare un modo innovativo e interattivo di apprendimento.
Chi è coinvolto?
Collaboriamo con diversi partner, tra cui l’UNESCO e il World Monuments Fund, per fornire preziose informazioni ai nostri utenti.
Che cosa devo fare per iniziare?
Inizia a esplorare i siti Patrimonio dell’umanità sfogliando il caricatore di fotografie sulla home page oppure giocando con l’immagine della Terra per scoprire siti scelti a caso nel mondo. Puoi inoltre cercare i luoghi che ti interessano per tema o località ricorrendo al riquadro a discesa sulla home page. Per ulteriore assistenza, guarda la demo sul sito web, che puoi trovare facendo clic sull’icona a forma di «i» sulla home page.
Aggiungerete altri siti Patrimonio dell’umanità?
Ci piacerebbe includere in questo progetto tutte le meraviglie del mondo antico e di quello moderno. Collaboreremo con l’UNESCO e gli altri partner in tutto il mondo per aggiungere continuamente altri siti.

Tra le meraviglie mappate, quelle italiane saranno le protagoniste: Pompei, le chiese rupestri di Puglia e della città di Matera, i trulli di AlberobelloVilla Adriana e Villa d’Este a Tivoli, i Nuraxi di Barumini, il Tempio di Ercole e il Tempio di Portuno. Ma non solo. Anche i luoghi dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco intremente percorribili: i centri storici di Firenze, Napoli, San Gimignano, Siena, Urbino, Ferrara, Pisa, le Cinque Terre e la Costiera Amalfitana

9 maggio 2012

Glancee l' applicazione che consente l'individuazione di altri utenti nelle vicinanze.

Mentre Facebook acquista Glancee, è boom per le app che consentono di individuare se dove ci troviamo, o a poca distanza, ci sono amici o sconosciuti con i nostri interessi.
Glancee è un'applicazione di social discovery platform che consente l'individuazione di altri utenti nelle vicinanze. L'applicazione è ideata da una start-up statunitense fondata dai ricercatori italiani Andrea Vaccari e Alberto Tretti e dal canadese Gabriel Grisé. L'applicazione è operativa su dispositivi mobile iOS, Android e sul social network Facebook. Glancee consente l'individuazione nelle vicinanze degli altri utenti iscritti come gli amici, gli amici degli amici o quelli che condividono i medesimi interessi. L'applicazione è simile a Foursquare ma, a differenza di quest'ultima, concentra la propria attenzione più sulle persone che sull'esplorazione dei luoghi. Gli utenti iscritti a Glancee compilano una lista di interessi e sincronizzano la lista dei propri contatti sul social network al fine di consentire la geolocalizzazione dei dati e la visualizzazione in tempo reale sulla mappa dei dispositivi mobile ove è installata l'applicazione L'applicazione ha registrato una rapida diffusione in ambito business e dell'organizzazione degli eventi per consentire ai partecipanti di geolocalizzare in tempo reale gli altri partecipanti, gli stand dei vari brand o gli organizzatori dell'evento, ampliando la visibilità degli stessi all'interno dello spazio espositivo. L'applicazione Glancee consente, inoltre, agli stessi organizzatori ed espositori (brand, sponsor, ecc. ) di monitorare in tempo reale il flusso, le zone di maggiore interesse e l'effettiva partecipazione degli utenti all'evento, di comprendere il target dei partecipanti all'evento ecc. L'applicazione è utilizzata anche nei centri commerciali per dare indicazioni sulle promozioni e sulle offerte commerciali del momento, nonché per favore l'incontro degli utenti all'interno di strutture molto grandi (stadi, centri commerciali, fiere, ecc.).


Glancee (iOs, gratis; Android, gratis): rilevata da Facebook e in fase di chiusura per come la conosciamo, è la start-up italiana con base a San Francisco che ha portato il fenomeno all’attenzione internazionale, perfetto esempio di social discovering dating. C’è da testare come si integrerà col meccanismo dei check-in nel mondo di Mark Zuckerberg. 
Highlight (iOs, gratis; Android, gratis): ci si connette con Facebook e si scopre quali amici sono nei pressi, ricevendo tutte le informazioni. “Nulla influisce sulla nostra felicità come le persone che incontriamo”, ha sottolineato Paul Davidson, trentaduenne sviluppatore dell’applicazione. Al momento si gioca la leadership con Ban.jo. 

Sonar
 (iOs, gratis): quest’altra app di temporary social succhia informazioni anche da Twitter, LinkedIn e Foursquare. In questo caso, largo anche alla localizzazione di sconosciuti che condividano certi interessi, individuati sulla mappa. 

Ban.jo
 (iOs, gratis; Android, gratis): si visualizzano su una mappa gli amici sui vari social network e sono integrati i contatti da Instagram e Google Mail. Si possono anche effettuare ricerche in base a interessi e passioni. Ovviamente, gli utenti sgraditi possono essere bloccati. “ La localizzazione era la chiave mancante nel mondo delle applicazioni social”, ha detto il fondatore, Damien Patton. 

Kismet
 (iOs, gratis): la salvifica opzione Hide @ Home consente di nascondersi quando si è in casa (almeno lì…). La chat è ultrarapida e la trasparenza garantita fra gli utenti, che possono presentarsi solo col nome per esteso. Che di questi tempi, è già una sicurezza.

7 aprile 2012

Che cos'è il cloud computing Tutti parlano del “cloud”. Ma cosa si intende con questo termine?

In informatica con il termine inglese cloud computing (in italiano nuvola informatica ) si indica un insieme di tecnologie che permettono, tipicamente sotto forma di un servizio offerto da un provider al cliente, di memorizzare/archiviare e/o elaborare dati (tramite CPU osoftware) grazie all'utilizzo di risorse hardware/software distribuite e virtualizzate in Rete



Che cos'è il cloud computing

Tutti parlano del “cloud”. Ma cosa si intende con questo termine?

Le applicazioni aziendali stanno passando al cloud computing. Il cambiamento è più veloce che mai; il passaggio dai modelli di software tradizionali a Internet è avvenuto a ritmi sempre più incalzanti negli ultimi 10 anni. In prospettiva, il cloud computing del prossimo decennio promette nuovi modi di collaborare in qualsiasi luogo attraverso i dispositivi mobili.

La vita prima del cloud computing

Le applicazioni aziendali tradizionali sono da sempre molto complicate e costose. La quantità e la varietà di hardware e software necessari per la loro esecuzione sono soverchianti. È necessario un intero team di esperti per installarle, configurarle, testarle, eseguirle, proteggerle e aggiornarle.
Se si moltiplica tutto questo per decine o centinaia di applicazioni è facile capire perché anche le più grandi aziende con i migliori reparti IT non riescono ad ottenere le applicazioni di cui hanno bisogno. Le piccole e medie sono letteralmente fuori gioco.

Il cloud computing: una scelta migliore

Il cloud computing elimina tutti questi problemi perché non richiede al cliente di gestire l'hardware e il software: a occuparsene è un fornitore esperto come salesforce.com. L'infrastruttura condivisa offre un funzionamento simile a quello dei servizi pubblici: l'utente paga solo le funzionalità necessarie, gli aggiornamenti sono automatici e la scalabilità verso l'alto o verso il basso è semplice.
Le applicazioni basate su cloud possono essere operative in pochi giorni o settimane e sono meno costose. Con un'applicazione cloud, è sufficiente aprire un browser, accedere, personalizzare l'applicazione e iniziare a usarla.
Le aziende eseguono tutti i tipi di applicazioni in the cloud, quali la gestione delle relazioni con i clienti (CRM), le risorse umane, la contabilità e molto altro ancora. Alcune delle più grandi aziende a livello mondiale hanno trasferito le proprie applicazioni in the cloud con salesforce.com dopo aver rigorosamente testato la sicurezza e l'affidabilità della nostra infrastruttura.


2 aprile 2012

World Backup Day, il giorno dedicato a proteggere i tuoi dati - Wired.it

World Backup Day, il giorno dedicato a proteggere i tuoi dati - Wired.it:

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------------Post di Angelo Corsi

Come eseguire una copia dati e foto da Facebook.

Uno dei luoghi dove la gente archivia molti dei propri dati, a partire dalle foto, è Facebook. In questo caso per avere una copia dei propri dati c’è un apposito link nella pagina Impostazioni Account: in fondo sotto la voce lingua trovate un link in blu con scritto “scarica una copia”.

Wikipedia

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