31 agosto 2009

Una password a prova di hacker


La sicurezza dei nostri dati, su Internet, è quella che è. E non sto parlando della minaccia di sofisticate tecniche hacker per spillarvi numeri di carte di credito, o i messaggi privati dei social network, ma di qualcosa di più, come dire, “terra a terra”. Parlo di password. Pensiamoci: ci proteggiamo con firewall e antivirus di ultima generazione, magari stiamo pure attenti ad aggiornare il sistema operativo ogni due giorni, e poi ci accorgiamo che la vera difesa nei confronti delle informazioni private è rappresentata da cinque o sei, a volte meno a volte più, caratteri. Per buona parte dei criminali informatici trovare la nostra password è infinitamente più semplice che tentare di scavalcare il firewall, tanto per dirla tutta. Figuriamoci se gli diamo pure una mano, scegliendo password brevi o facilmente indovinabili, tipo “pippo”, “prova” o “password”. Giuro, c’è gente che lo fa davvero, l’ho vista coi miei occhi. Ma si tratta solo di un piccolo esempio di come NON deve essere una password. Per il resto, ecco un breve vademecum per sceglierla nel modo giusto e rendere difficile la vita di chi bussa alla porta del nostro computer e vuole entrare senza autorizzazione.

Tutte diverse
In un sondaggio dell’anno scorso, effettuato da Accenture, quasi la metà degli 800 partecipanti ha dichiarato di usare la stessa password per tutti i siti. Errore madornale, se ci pensiamo, perché trovata una, un criminale può accedere a tutti i servizi online dell’utente. Il primo consiglio, dunque, è di usare una password per ciascun sito o servizio che utilizziamo. Dato che, ovviamente, non deve trattarsi di password banali (ma di questo parleremo dopo), usate un “Password Manager”, come KeePass Password Safe, che troviamo gratuitamente su www.keepass.info. Si tratta di un programma che raccoglie le password in un archivio, proteggendolo con una sola password. Così ci basta ricordare quella. Qualcuno, a questo punto, può obiettare che, scoprendo quella password, il criminale troverà anche le altre. Vero, com’è vero che questa password deve essere la più lunga e complessa che abbiamo mai escogitato. Appuntiamocela su un foglio di carta NON nel computer.

Origine calcolata
Di base, quando si tratta di pensare a una password, utilizziamo un percorso piuttosto calcolato. Cioè, prima a una parola conosciuta, di senso compiuto, e poi a un modo per distorcerla. Di solito scrivendola al contrario. O, in quei siti che segnalano che “così la password non è sicura, usa anche numeri o caratteri non testuali”, aggiungiamo un numero. Che ovviamente è 1. Questo per dire che la password “prova” è terribile, ma non lo sono da meno anche “avopr” (che suona come una pernacchia alla nostra sicurezza) e “prova1”. Al limite, già un “1avopr” indica un po’ di sforzo, bravi.

Occhio al “bruto”
Uno dei metodi più utilizzati dai criminali informatici per indovinare le nostre password è un attacco di tipo “brute force”: si basa sull’uso di programmi che generano migliaia di password al minuto, e le inseriscono fino a trovare quella giusta. Ci sono programmi di brute force che generano le password casualmente, altri che sfruttano uno “storico” dei servizi web pubblici usati dalla vittima. Per esempio, blog e Tweeter. Sembra impossibile, eppure nel secondo caso le chance di “vittoria”, da parte de criminale, aumentano a dismisura, anche se ci siamo sforzati di pensare a una password decente. A questo punto, se proprio ce la dobbiamo giocare, almeno giochiamocela bene: usiamo un sito come www.goodpassword.com e diamo a lui il compito di generare una password DAVVERO casuale. E soprattutto lunga e ben diversificata. E se genera una password incomprensibile e difficile da ricordare? Ha fatto bene il suo lavoro.

Minuscolo e maiuscolo
È credenza comune quella che alternare lettere minuscole e maiuscole, in una password, ne garantisca l’efficacia. Con alcuni servizi è vero, con (molti) altri proprio no, perché questi NON distinguono tra lettere maiuscole e minuscole. Quindi, per loro, “prova”, “PROVA” o “PrOvA”, sono tre password esattamente uguali. Ma va bè, lo abbiamo ormai capito che “prova” è da scartare a priori, vero?

Se proprio non ce la facciamo…
Ok, niente password difficile da ricordare, proprio non ce la facciamo a vederla sotto gli occhi. Che si fa? Si pensa a una frase lunga, innanzitutto. Magari il titolo di un film, tipo “Mimì metallurgico ferito nell’onore”. E poi via coi capilettera: mmfno. Troppo corta: che ne diciamo di considerare le prime due lettere di ogni parola? “mimefeneon”. Wow, fantastica. Magari se ci aggiungiamo un numero sarebbe davvero il massimo. Per esempio, l’anno di uscita del film, il 1972. “mimefeneon1972”. Ecco, ora ci siamo davvero, complimenti.

Non quella!
Ovviamente, non è che adesso tutti ci mettiamo a usare “mimefeneon1972”, vero?
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Angelo Corsi
Fonte Wired Italia

20 agosto 2009

LA SFIDA DEL FUTURO FACEBOOK VS GOOGLE ..Angelo Corsi- UNA QUESTIONE DI DATI PERSONALI



MARK ZUCKERBERG (FONDATORE FACEBOOK) HA UN PIANO : SCALZARE GOOGLE DAL PIEDISTALLO DI VIGILE DEL TRAFFICO WEB.E IL FONDATORE DI FACEBOOK SA ANCHE COME.CON UNA RETE A MISURA DI VISITATORE,MOLTO PIù AMICHEVOLE DI UN ALGORITMO.
I DATI A OGGI :
FACEBOOK CONTA 300 MILIONI DI ISCRITTI ATTIVI, 10 MILIONI SOLO IN ITALIA.
Google non rappresenta in alcun modo il futuro della tecnologia,assicurano ZUCKERBERG & CO.
Facebook vuole diventare un elemento completo e onnipotente della vita ONLINE.

LA STRATEGIA DI ZUCKERBERG :
IL PIANO DI FACEBOOK PER IL DOMINIO ONLINE,IN QUATTRO MOSSE.

1-ACCUMULO DI DATI PERSONALI:
Negli ultimi indici mesi Facebook è più che raddoppiato.
Il 15 luglio Mark Zuckerberg ha postato nel suo Blog cje il popolo di Facebook è arrivato a 250 milioni.
Una "nazione" che assicura 4 miliardi di note,850 milioni di foto e 8 milioni di video al mese.
E' una seconda Internet che comprende i dati più personali dei suoi iscritti.

2-RIDEFINIZIONE DELLA RICERCA:
A Facebook sono convinti che gli iscritti,per navigare il web,si rivolgeranno ai loro amici,pittosto che agli algoritmi di Google.Già ora il sito convoglia una massiccia quantitò di traffico su siti esterni.Il fenomeno non farà che crescere grazie a Facebook Search,che permetterà di esplorare facilmente i feed altrui.ù

3-COLONIZZARE IL WEB :
Grazie a un piano di iniziative nuove-chiamate Facebook Connect e Open Stream-gli utenti non hanno più bisogno di loggarsiper comunicare con gli amici.
Ora possono accedere alla loro rete da uno qualunque dei 10mila sito partner,portando ai server di Facebook,ogni volta che lo fanno,dati ancora più preziosi.

4-PUBBLICITA' MIRATA :
Facebook spera di vendere un giorno spazi pubblicitari su tutti i siti partner ele applicazioni e non solo sul propio sito.
L'azienda sarà in grado di attingere all'immenso volume di dati personali in suo possesso,per creare messaggi estremamente mirati.
La sfida : riuscire a farlo senza spaventare gli utenti.



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Angelo Corsi

3 agosto 2009

COME CANCELLARE DEFINITIVAMENTE FILE E CARTELLE DAL TUO SISTEMA SENZA LASCIARE TRACCE ( Disk Wiper 8.5 )


Non molti sanno che la semplice cancellazione di un file e lo svuotamento del cestino di Windows, in realtà non garantiscono che il file sia stato realmente rimosso dall'hard disk. Ne consegue che sino a quando lo spazio su cui erano stati memorizzati non verrà sovrascitto, rimarrà comunque recuperabile.

Questo è il concetto di base su cui si fondano numerosi programmi per il recupero dati. Per evitare che i vostri dati, magari sensibili, possano entrare in possesso di sconosciuti in caso di vendita del computer o del disco fisso, è bene utilizzare un programma che ne garantisca la reale cancellazione. Disk Wiper 8.5 Personal si occupa proprio di questo: effettua una cancellazione risolutiva senza che esista la ragionevole possibilità che i file eliminati possano essere recuperati.

Paragon Disk Wiper 8.5 Personal ha un'interfaccia parecchio intuitiva, offre tutte le caratteristiche e le informazioni più importanti per le unità selezionate. L'operazione di cancellazione può essere avviata anche con una procedura guidata assistita dal Wizard. Questa procedura è in grado di guidare l'utente nelle varie impostazioni relative alla pulizia dell'unità.
Download: Paragon Disk Wiper 8.5 Personal

Paragon Disk Wiper 8.5 Personal supporta i file system NTFS di Windows NT, 2000, XP e 2003.

Alla fine dell'operazione di cancellazione Paragon Disk Wiper 8.5 Personal indica lo stato della memoria di massa prima e dopo l'eliminazione dei file. Paragon Disk Wiper 8.5 Personal si rivela un programma sicuro, in grado di svolgere egregiamente il lavoro per il quale è stato sviluppato.
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Angelo Corsi

18 luglio 2009

DVDisaster : Come Recuperare Dati da CD e DVD Rovinati


Quante volte è capitato di dover consultare file masterizzati tempo addietro? E se il disco che li contiene fosse ormai illeggibile a causa di continui maltrattamenti? Per riuscire ad estrarne i dati, il computer dovrebbe ricostruire il contenuto del CD/DVD con la massima fedeltà. Fantascienza? Non se siamo previdenti! Usando questo software, infatti, potremo creare degli indici che serviranno in futuro a ricostruire i dati archiviati sui dischi danneggiati.
DVDisaster è disponibile per Linux, FreeBSD, NetBSD, Windows e Mac OS X
Dvdisaster 0.70
Un modo sicuro per recuperare i dati dai CD/DVD rovinati
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Angelo Corsi

Face to face con il fondatore di Facebook..Da aprile si sono aggiunti 50 mln di utenti e raggiunge 250 mln di iscritti nel mondo.


Se ti dico “walled garden”, cosa rispondi? Ok, lascia perdere il giardinaggio: è un modo per definire, in gergo tecnologico, un sistema chiuso. Per esempio dei contenuti “proprietari”, proposti da un gestore telefonico solo per un dato telefono. Hai presente l’App Store di Apple? Ecco…
Ma un “walled garden”, in genere, è qualunque ambiente che non consente il libero scambio di informazioni, che è l’esatto opposto del concetto di Rete come sarebbe giusto intenderla. Il grande giornalista Fred Vogelstein, ha ben pensato di parlare di “walled garden”, ma non solo, con il mitico Mark Zuckerberg, il creatore di Facebook.

La chiacchierata inizia con Mark che parla della sua visione di Facebook. Nato nel 2004, nel dormitorio del college, Facebook è frutto della voglia di far condividere le informazioni alle persone. “[con Facebook] le persone possono mettersi meglio in contatto con quelle attorno a loro, capire di più cosa gli sta accadendo, e capirne di più in generale”. Inoltre, questa “apertura”, secondo Mark, influisce sulle istituzioni più importanti della società, e sulle relazioni che la gente ha con il governo e i suoi leader. Per ottenere questo ambizioso risultato, Zuckerberg intuì che doveva mettere in piedi un’azienda e un’organizzazione.

Per farlo, c’erano due diversi approcci. Uno che Mark definisce “dall’alto in basso”, come quello utilizzato dai motori di ricerca, con macchine a algoritmi pronti a setacciare le informazioni sul web, ed elargirle agli utenti. Ma non si trattava del metodo migliore, per Mark e compagni, perché avrebbe diffuso solo le informazioni di dominio pubblico, non dando agli utenti il pieno controllo su ciò di cui avevano bisogno per sentirsi davvero a loro agio. “Nessuno vuole vivere in una società controllata, che, estremizzando il discorso, è la conseguenza di questo approccio”.

Così, ecco l’approccio Facebook-style, del tipo “terra a terra”, dove le persone scelgono di condividere le informazioni da sé. Mark dice che è un approccio più lento, se vogliamo, perché implica che la gente ha prima bisogno di capire che condividere le informazioni è una cosa giusta. Poi, lentamente, nel corso del tempo, ne condivide sempre di più. Ma in questo modo si ottengono più informazioni, anche quelle che gli utenti non vogliono condividere con chiunque, ma solo con chi gli sta intorno. “Ottieni informazioni personali, come le foto delle mie vacanze, o di un viaggio che voglio condividere con la gente”.

Il tutto contribuisce ad arricchire il web stesso, che è più democraticamente controllato dalle persone che ne stanno condividendo i contenuti, in opposizione a una qualche forma di “entità centrale”, che raccoglie e cataloga queste informazioni.

Questo è il percorso scelto da Facebook e i suoi creatori (Zuckerberg, ma non solo). “Penso che, a questo punto, probabilmente ci sono più persone che stanno condividendo contenuti, sia privatamente che semi-privatamente, nei social network (piuttosto che siano raccolti dai motori di ricerca)”. E Zuckerberg continua: “[…] intendo condividere con 100, 1000 o 10000 persone. Non è l’e-mail che stai inviando a una o due persone, ma è anche qualcosa che stai mettendo a disposizione di tutti”.

“Penso che ci sono un mucchio di informazioni che la gente sta condividendo proprio ora e che, probabilmente, stanno crescendo molto più velocemente del volume di blog, o altri siti “aperti” del web”. Come dargli torto, quando è lui stesso a snocciolare dati impressionanti, come quel miliardo di nuove foto caricate ogni mese sul suo Facebook, od oltre un miliardo di nuovi contenuti condivisi ogni settimana”.

Vogelstein chiede a Zuckerberg di essere un po’ più specifico, e Mark non ci pensa due volte a entrare nei dettagli del discorso. “Credo che ci sono due grossi temi: uno è la tendenza che Facebook seguirà nei prossimi due anni, e uno riguarda i contenuti più strutturali, relativi alla piattaforma che stiamo costruendo”. Il genietto americano chiede di pensare al modo in cui si è evoluto Facebook, passando da una piattaforma fine a se stessa ed evolvendo, poi, attraverso servizi e siti affiliati, verso Facebook Connect. Quest’ultimo è un sistema di riconoscimento di un utente, che dà accesso a tutti i contenuti gestiti da Facebook. Insomma, un mezzo col quale, con lo stesso nome utente e password, accedi a più servizi. Una forma di apertura che ha sancito l’evoluzione del social network più famoso del mondo, e che Zuckerberg vuole raggiungere e accrescere, dando al pubblico strumenti sempre più potenti per condividere e connettersi. “La combinazione di queste due cose porta il mondo a essere più aperto”. “Un’analogia a cui pensiamo è un governo o una nazione. Se vuoi essere libero, o vuoi preservare la libertà delle persone, hai bisogno di leggi che garantiscano la libertà di parola [alla gente] e tutte le libertà di cui hanno bisogno. Ma hai anche bisogno di un sistema governativo aperto, dove la gente può votare ed essere rappresentata”. Ed è per questo che Facebook si muove su due fronti: dare la possibilità di creare le proprie applicazioni e, al contempo, creare una piattaforma che diventi sempre più aperta. “Gli utenti possono portare le loro informazioni dove vogliono. Chiunque può usare la piattaforma”.

Così il giornalista chiede a Zuckerberg se questo significa che ogni utente di Facebook avrà il controllo su come le proprie informazioni saranno rese pubbliche. E se, o meno, farle includere dai motori di ricerca. Mark risponde che Facebook si sta già muovendo in quella direzione. Appena qualche settimana fa ha annunciato un’impostazione della privacy che consente di condividere pubblicamente, o meno, il proprio profilo. Ma ci dobbiamo aspettare molto di più in futuro, in questo senso. “Abbiamo lanciato contenuti come Platform, per il quale abbiamo ottenuto molti elogi”. Facebook Platform, se non lo sai, è un sistema di sviluppo che consente di creare applicazioni per Facebook in modo facile, tanto che, ad oggi, se ne contano più di 14000. “Ma molte persone ci hanno anche detto che non è aperto come dovrebbe essere. E per molti versi penso che abbiano ragione, ma si tratta di cose che richiedono tempo. Stiamo muovendo una comunità di 200 milioni di persone lungo questo spettro, provando a dire loro di condividere le informazioni e sentirsi a loro agio per questo”.

Vogelstein, a questo punto chiede: “Perché non perseguire questa strategia fin dall’inizio? Perché avete aspettato fino ad ora per fare tutte le cose di cui stai parlando?”

E Zuckerberg: “È una questione importante, questa. È facile avere una buona filosofia sul concetto di “apertura”, ma muovere il mondo in quella direzione è una cosa diversa. Richiede sia di capire dove vuoi andare, sia di essere pragmatici per arrivare lì”. Zuckerberg, a questo punto, fa un paragone, raccontando che nella politica questo succede sempre. Perché è facile avere un certo punto di vista su come vanno fatte le cose, ma chi lavora nel campo deve bilanciare, ogni giorno, gli obiettivi da raggiungere con i mezzi per farlo.

Quando Vogelstein chiede al fondatore di Facebook se è d’accordo con la filosofia secondo cui non puoi avere successo in Internet elevando dei “muri”, e cioè puntando su sistemi e servizi chiusi, lui risponde che non è una questione di bianco o nero. Sicuramente, col passare del tempo i servizi saranno sempre più aperti, ma devono iniziare con l’essere più o meno chiusi. Ed è molto importante. Zuckerberg, a cui evidentemente piacciono le analogie, a questo punto tira in ballo quella sull’evoluzione dei personal computer. Si è partiti con persone che producevano tutto da sé. Poi si è passati a hardware e software sempre più aperti, e ciò ha portato a sistemi migliori. Ma da qualche parte si è dovuto iniziare. Non si sarebbe potuti partire subito da una piattaforma aperta. “Qualcuno doveva avere prima l’idea di un computer”.

Vogelstein ribette: “Molti credono che le regole che guidano l’industria dei PC non coincidono con quelle che si stanno evolvendo attorno al business su Internet. Dicono che, di fatto, devi iniziare con un sistema aperto e continuare in questo modo”.

“Penso che una questione che è davvero importante è che le regole stanno costantemente cambiando. Penso che un mucchio di problemi che queste compagnie hanno, deriva dal fatto che si considerano troppo strettamente delle aziende in un ambito specifico”. E qui Zuckerberg tira in ballo l’ennesimo paragone, questa volta con la posta elettronica. “[le e-mail] potevano facilmente evolversi in ciò che sono oggi i social network. Penso che molte aziende, di fatto, si stanno muovendo in quella direzione. Ma è perché si sono considerate solo delle aziende di posta elettronica, e non si sono adattate con sufficiente rapidità”.

Parlando di aziende, il discorso va a finire, ovviamente, sul business che ruota attorno alla Rete, e sui metodi per rendere profittevoli compagnie come Facebook. Mark, a questo punto, mostra il lato da manager, spiegando che il mercato si è evoluto dalla vendita del prodotto alla creazione di un rapporto, una relazione, tra azienda e consumatore. Relazione che, ovviamente, si basa su servizi come i social network. “Dovresti essere in grado di metterti in contatto con un’azienda nello stesso modo in cui lo fai con un amico, o una persona, nel sito. E quell’azienda dovrebbe essere in grado di pubblicare contenuti nello stesso modo in cui succede con le persone a te care”. Ma questo deve ancora avvenire completamente, tanto che, mentre i normali utenti di Facebook possono sfruttare una comunicazione bidirezionale coi loro amici, questo non succede con le Facebook Pages. Si tratta dei profili di aziende e personaggi famosi, che al momento sono in grado solo di aggiornare fan e clienti con nuovi contenuti, mentre non è possibile un’interazione opposta. “Nel corso del tempo vedremo queste cose convergere completamente”. “Così, indipendentemente da chi sei, persona, negozio o grande azienda; avrai le stesse opzioni”.

Il giornalista, a questo punto, dice che questo sistema di “relazioni” tra azienda e pubblico può funzionare con i business minori, ma a livelli più elevati verrebbe comunque percepita come una mera azione promozionale. Insomma, magari puoi arrivare a credere che al tuo macellaio di fiducia interessi davvero costruire una relazione con te, ma nessuno crederebbe mai all’interesse da parte di una grossa compagnia.
Zuckerberg, a tal riguardo, invita a pensare al modo in cui politici e celebrità sfruttano Facebook in questo momento. E tira in ballo il marito di Demi Moore. Mark sostiene che, quando Ashton Kutcher inserisce un video, riceve centinaia di feedback. Forse non ha nemmeno il tempo di leggerli e rispondere a tutti, ma di sicuro crea un rapporto positivo coi fan, che sperano che il loro idolo risponda ad alcuni. È questa, secondo il fondatore di Facebook, la dinamica per far evolvere il business online.

Vogelstein: “La gente ha provato per anni a fare soldi vendendo pubblicità tramite i servizi online, ma la verità è che quando stai comunicando, non sei particolarmente ricettivo ai sistemi di advertising. Perché questo non è un problema per Facebook?”

“Sì, concordo. E penso che la differenza è che questo [Facebook] non é un convenzionale mezzo di comunicazione. La gente lo usa per condividere informazioni, ma condividere è un po’ diverso che comunicare, giusto? Condividere è mettere qualcosa in pubblico, e il pubblico ne fruisce in modo asincrono. Così, buona parte di ciò che facciamo è evidenziare le informazioni giuste alle persone giuste […]”.
Il ragazzo americano, comunque, crede anche lui che, mentre un utente usa il sistema di chat di Facebook, è poco incline a osservare della pubblicità. Mentre lo è decisamente di più quando, al mattino, va nella sua pagina personale.
Da considerazioni “squisitamente” commerciali, si arriva così all’ultima, stuzzichevole, domanda: “Sospetto che state costruendo un vostro sistema di ricerca…”
La risposta? Chiara e sincera, come il sorriso di Mark: “Sì, o almeno ci proveremo”. Google e Microsoft sono avvertite.

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Angelo Corsi
Fonte Wired.it

13 luglio 2009

E' ufficiale - Il 14 luglio tutti imbavagliati in Rete (e in piazza Navona a Roma, ore 19) contro il DDL Alfano. INVIATE LE VOSTRE FOTO imbavagliati!!


IL PRIMO SCIOPERO DEI BLOGGER AL MONDO. PER LA LIBERTÀ IN RETE!

Il 14 luglio tutti imbavagliati, su You Tube e in piazza. Una protesta fortemente mediatica contro il bavaglio che il DDL Alfano vuole mettere all'informazione e alla Rete. Un gesto forte. Concreto. L'idea funziona così: inviate a Diritto alla Rete una vostro foto imbavagliati (attenzione: bavaglio di stoffa, pezzo di lenzuola, ecc, per essere tutti sincronici!). Noi prepareremo uno slideshow o un video con sottotitoli in inglese. Tutti imbavagliati in Italia, una notizia che rischia di fare il giro del mondo.
Allo stesso tempo, stiamo organizzando un gruppo almeno di 100 persone ( Piazza NAVONA - ore 19 -) tutti imbavagliati e anche in quel caso lo ducumenteremo con un video. Intanto arrivano le prime adesioni (vedi foto sotto). Forza ragazzi!! (enzo di frenna)

ENGLISH VERSION
On July 14, 2009, Italian bloggers will muzzle themselves in the Web as well as in Piazza Navona in Rome, at 7PM where they will meet to protest against an Italian government bill (the Alfano decree) introducing a number of new rules which will limit the freedom of expression in Italian internet. The so-called "obligation to rectify" imposed to the manager of an information site (blogs, social networks such as Facebook, Twitter etc) [....]
download english version.pdf

ECCO COSA FARE
il 14 luglio sul tuo blog

1 - PUBBLICA SUL TUO BLOG IL LOGO COL MEGAFONO CHE VEDI A LATO:
SCARICA IL LOGO E PUBBLICALO.jpg
2 - TITOLO DEL POST: "OGGI SCIOPERO"
3 - PUBBLICA LA TUA FOTO COL BAVAGLIO, SE PUOI.
4 - SEGNALA IL LINK A "DIRITTO ALLA RETE" PER LE NUOVE ADESIONI
Scrivi ad esempio: "Adesione all'appello di Diritto alla Rete contro il DDl alfano che imbavaglia la Internet italiana".

ECCO IL VIDEOSPOT - fate girare!!!

Come è nata l'idea
Blogger e giornalisti-blogger, attraverso uno scambio di telefonate ed e mail, hanno deciso di agire. Per dare un segnale forte attraverso la Rete. Gli Usa hanno eletto la prima volta un presidente di colore grazie alla libera condivisione delle informazioni in Internet. Barack Obama ha creduto nella Rete e sta facendo la differenza con un messaggio forte di cambiamento. In Italia, al contrario, una politica "vecchia" vuole impedire la libertà d'informazione attraverso giornali, siti internet e blog. Con leggi ad personam come il DDL Alfano che sono un attacco alla democrazia.

9 luglio 2009

2010: arriva il sistema operativo Google


L'annuncio è di quelli che fanno tremare i polsi anche ai colossi come Microsoft, signore assoluto dei sistemi operativi dall'alba dei tempi (Windows è installato sull'90% dei PC nel mondo). E il motivo di ansia, più che quello della concorrenza in sé, è che l'attacco viene da Google, un altro che di invadenza sul mercato ne sa parecchio: nel 2010 Page e Brin avranno dalla loro anche un sistema operativo. Una mossa decisamente importante, pensata forse anche per contrastare l'ascesa di Facebook nelle guerra al dominio del web.

E così, Google si fa paladino di un progetto open source, preoccupante e tremendamente serio, destinato inizialmente ai netbook, ovvero alle colonne portanti dell'intero mercato informatico. Dove prima c'era solo Linux come alternativa, a partire dal 2010 ci sarà anche Google Chrome Operating System. Del resto, come viene spiegato sul blog di Google "i sistemi operativi che fanno funzionare i browser sono stati progettati in un'epoca in cui il Web non esisteva". Concettualmente non fa una piega.

Come reagirà Microsoft a questo ennesimo attacco? Noi crediamo fondamentalmente attraverso il suo nuovo sistema operativo Windows 7: l'OS di Google non dovrà vedersela con l'anziano XP e nemmeno con l'impacciato pachiderma Vista, ma col suo legittimo e agguerrito successore (dal 22 ottobre), in grado di girare anche su macchine meno performanti. Il guanto di sfida è stato lanciato, staremo a vedere.

Se sarà (sana) concorrenza, a guadagnarci potremmo però essere proprio noi, gli utilizzatori.

5 maggio 2009

Stop a Windows !!! Ubuntu sistema operativo libero e gratuito


Ubuntu è un sistema operativo libero e gratuito basato su Linux, che unisce stabilità, sicurezza e facilità di utilizzo. È perfetto per computer portatili, desktop e server e fornisce applicazioni adatte ad ogni esigenza, per l'uso in casa, a scuola o a lavoro.

Libero e gratuito

Ubuntu è, e sarà sempre, libero e completamente gratuito. Non dovrete mai pagare alcun costo di licenza. Scaricate Ubuntu, usatelo e condividetelo con i vostri amici, familiari o colleghi di lavoro.

Edizioni regolari

Il team di Ubuntu rilascia una nuova versione ogni 6 mesi, in edizione desktop e server. Questo significa che avrete sempre il software più innovativo che il mondo open source ha da offrire!

Massima sicurezza

Ubuntu è stato progettato per essere sicuro al 100%. Gli aggiornamenti di sicurezza sono garantiti per almeno 18 mesi, che nelle versioni con supporto a lungo termine (LTS) diventano 3 anni per l'edizione desktop e 5 per quella server.

Installazione semplice e veloce

Tutto ciò di cui avete bisogno è contenuto in un solo CD, che grazie alla semplice installazione grafica vi permetterà di avere un ambiente di lavoro completo in appena 25 minuti! Se non bastasse, oltre 20000 pacchetti software sono disponibili via internet, alla portata di un "clic"!

Pronto all'uso

Subito dopo l'installazione il vostro sistema sarà immediatamente pronto all'uso!
Nell'edizione desktop troverete un set completo di applicazioni per l'ufficio, per navigare in internet e gestire la posta elettronica, per la grafica e per l'intrattenimento!
Nell'edizione server ci saranno solo le componenti essenziali per essere subito operativi.

Cosa significa "Ubuntu"?

Ubuntu prende il nome da un'antica parola africana che significa umanità agli altri, oppure io sono ciò che sono per merito di ciò che siamo tutti. Il sistema operativo Ubuntu porta lo spirito di Ubuntu nel mondo del software.

Cos'è Ubuntu-it?

Ubuntu-it è la comunità italiana di supporto alla distribuzione Ubuntu. La comunità è organizzata in diversi gruppi, ognuno dei quali lavora su un progetto specifico. I lavori vengono coordinati dal Consiglio della comunità.

Gli obiettivi di Ubuntu-it sono:

Essere un punto di riferimento per tutti gli utilizzatori italiani di Ubuntu;
Promuovere l'uso di Ubuntu, di GNU/Linux e del Software Libero in generale;
Fornire supporto agli utilizzatori di Ubuntu tramite Mailing List, Wiki, Web, Forum e IRC;
Creare e tradurre documentazione tecnica in lingua italiana;
Creare ed implementare nuovi progetti.

Download Ubuntu


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4 maggio 2009

INTERNET: ARRIVA WOLFRAM ALPHA Sfida a Google, software intelligente ricostruisce informazioni


Paragonare l'altezza del Monte Everest a quella della torre di Pisa, scoprire che tempo faceva a Roma il 22 novembre 1963, giorno in cui venne ucciso John Fitzgerald Kennedy, calcolare quando si verificherà la prossima eclissi totale sopra i cieli d'Italia: queste informazioni saranno presto facilmente accessibili a tutti grazie ad un nuovo motore di ricerca intelligente in grado di interpretare le domande dei suoi interlocutori, che potrebbe rivoluzionare Internet e addirittura minacciare l'egemonia di Google sul web. Wolfram Alpha, questo il nome del software che verrà lanciato questo mese, è stato progettato dall'informatico britannico Stephen Wolfram, sarà scaricabile gratuitamente e attingerà sia dalle informazioni disponibili online che da quelle contenute in database privati. Il programma è basato sullo stesso sistema di Mathematica, un altro software realizzato da Wolfram che permette a scienziati, ingegneri e accademici di risolvere complessi quesiti matematici.

Il suo punto di forza è appunto la capacità di mettere in relazione fra loro informazioni provenienti da fonti diverse e di fornire così una risposta a domande articolate e complesse. "Capirà che cosa gli si sta chiedendo", ha detto Wolfram, 49 anni, laureatosi in fisica nucleare a 20 anni, sottolineando che il lancio di questo mese sarà solo l'inizio del progetto e che la rete di informazioni alle quali il motore di ricerca è in grado di accedere deve ancora ampliarsi. Tutte le informazioni, ha aggiunto inoltre Wolfram saranno "curate" da degli esperti, rendendo il motore di ricerca più affidabile di siti come Wikipedia, dove ogni utente può contribuire inserendo dati più o meno accurati. Anche se ancora in fasce, Wolfram Alpha è stato accolto con grandissima eccitazione dalla comunità della rete.

"E' come il Santo Graal, possiede la capacità di analizzare fonti difficili da mettere insieme e di fornire risposte grazie ad esse", ha commentato entusiasta Danny Sullivan, direttore del sito searchengineland.com. "E' come collegarsi ad un cervello elettronico", ha affermato invece Matt Marshall di Venturebeat.com. Qualche problema però, ancora c'é: Wolfram Alpha è stato realizzato da e per studiosi e professionisti e la sua capacità di elaborare informazioni sulla cultura, la musica e lo spettacolo, per esempio, lascia ancora molto a desiderare. Quando gli è stata posta una domanda sul rapper 50 Cent, per esempio, il sistema è andato completamente in tilt, confondendo informazioni sull'artista con quelle relative alle valute mondiali. Ci vorrà quindi ancora un po' prima di trovare il Santo Graal della rete, e forse Google dovrebbe iniziare a correre ai ripari.

Angelo Corsi
Fonte Ansa

Link WolframMathematica7

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20 aprile 2009

Cercare lavoro con Viadeo : Business Social Network


Viadeo: il luogo dove condividi i tuoi contatti professionali per promuovere il tuo successo, trovare lavoro, clienti, fornitori e partner.
Viadeo nasce da un gruppo di circa 20 imprenditori aggregatisi nel 2000.
La loro attività li ha portati nel 2003 a costruire un tool per gestire i contatti d’affari, all’epoca erano più di cento e condividere riferimenti di notai, avvocati, banchieri, fornitori diventava un’attività utile e facilitava loro la vita.
Di li il passo a allargare il paradigma è stato veloce, a gennaio 2006 formalmente il tool di condivisione iniziava a avere vita autonoma rispetto all’aggregato di imprenditori e nel novembre 2006 prendeva il nome ufficiale di VIADEO.
Il fine di un sito come Viadeo è di dare la possibilità alle persone, di pubblicare il loro profilo e tenersi in contatto con i conoscenti oltre che con gli amici nel tempo. Il tutto in italiano, per permettere di invitare senza imbarazzi tutti a partecipare.
I biglietti da visita hanno una vita limitata, ti aiutano a ricordare il nome di una persona che lavorava per una data azienda ma, se l’azienda è cambiata, la loro utilità viene meno, questo sito permette di avere il proprio database di conoscenze sempre aggiornato nel tempo.
Ogni biglietto poi, essendo qui un profilo, ha il vantaggio di fare lo stesso, essere contattabile e permettere di accedere per suo tramite ai suoi contatti.
Questa rete evolve nel tempo e permette di mantenere anche tutti quei legami che gli esperti di reti sociali chiamano legami deboli. Tali legami sono quelli delle persone che si conoscono appena, che si incontrano casualmente.
Paradossalmente queste persone vivendo in contesti a volte distanti dal nostro sono proprio quelle il cui contatto può esserci tramite delle novità più interessanti e promettenti nel nostro futuro.
www.Viadeo.com



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11 aprile 2009

COME CONTROLLARE FACEBOOK OFF-LINE SUL DESKTOP


Tra le applicazioni progettate per partecipare al social network senza avere sempre aperto il browser, FizzBoost è certamente una delle migliori. Oltre a mostrare, anche con avvisi sonori, i messaggi, gli inviti e le notifiche che si ricevono, consente di caricare foto direttamente dall'interfaccia del programma, di guardare le discussioni dei propri amici, il loro profilo o le loro foto. Comoda la possibilità di avviare chat direttamente dall'interfaccia, come se fosse un qualsiasi programma di messaggeria istantanea, o quello di aggiornare contemporaneamente il proprio stato su Facebook e su Twitter.


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Download Software

18 marzo 2009

LA GUIDA DI FACEBOOK PER ENTRARE NEL SOCIAL NETWORK PIU' UTLIZZATO E "CHIACCHERATO" AL MONDO


Questa guida in formato PDF è dedicata a tutti coloro che vogliono saperne di più su Facebook, il più popolare sito di social network. Leggendo i sedici capitoli della guida, per un totale di 132 pagine, sarà infatti possibile scoprire passo passo come iscriversi, come trovare amici, come utilizzare le applicazioni e gli strumenti principali che Facebook mette a disposizione degli utenti.

Scarica la guida

9 marzo 2009

Wired Italia - persone e tecnologie che stanno cambiando il mondo..



Wired Italia. In edicola dal 19 febbraio il mensile che racconta le idee e le persone che stanno cambiando il mondo.
Wired è una rivista mensile statunitense con sede a San Francisco in California dal marzo 1993, e di proprietà di Condé Nast Publications.
Nota come "La Bibbia di Internet", è stata fondata dall'italo-americano Louis Rossetto, ed è diretta da Chris Anderson.La rivista tratta tematiche di carattere tecnologico e di come influenza la cultura, l'economia e la politica.
Wired è ora è in edicola anche in Italia a dirigere l'edizione italiana di
Wired è Riccardo Luna ex direttore Il Romanista.
Era un pò che aspettavo l'uscita di questa rivista ne compro molte senza fare nomi ma solita pappa per tutte e non finisci mai di leggerle..solite copertine con super donne dotate hi-tech...
Appena ho visto la copertina di Wired in Internet ho capito che questa era la rivista che in Italia mancava...già come prima uscita spicca il premio Nobel Rita Levi Montalcini,e il resto è pieno di contenuti Made in Italy interessanti rivolti a tutti, appassionati e non di tecnologia...insomma una rivista che và rivista più volte fino all'uscita successiva,purtroppo mensile !!
Non poteva mancare il sito Web Wired.it ricco di contenuti multimediali news e iniziative per interagire direttamente con la redazione,perchè la forza di Wired è propio quella di raccontare,scoprire,illustrare storie e invenzioni di gente comune e di persone che stanno cambiando il mondo.
Auguri direttore e in bocca a lupo...

3 marzo 2009

Veri Chip il Microchip sottocutaneo


Non trova pace una delle tecnologie più interessanti e controverse dell'era digitale, il VeriChip, che impiantato sottopelle può offrire una veloce identificazione di un individuo ma anche innovativi sistemi di pagamento: da tempo alcuni hacker sono all'opera per dimostrare la sua fallibilità e nei giorni scorsi è apparso un tutorial online per spiegare a tutti come clonare il chip in modo semplice ed economico.
Clonarlo, spiegano gli hacker, significa prendere possesso delle informazioni che contiene il chip (un RFID) e poterle riutilizzare, duplicando quelle contenute nel chip sottopelle della propria "vittima". Poiché viene proposto come mezzo di identificazione sicuro per l'uso anche in ambienti riservati, la possibilità che venga clonato apre scenari inquietanti....

26 febbraio 2009

GUARDARE CANALI TELEVISIVI E CALCIO GRATIS IN STREAMING E CREARE UN PROPIO PALINSESTO TV...


Con la diffusione della banda larga,molti canali televisivi hanno deciso di allargare la loro ifferta sul Web trasmettendo ogni genere di contenuto.Su Internet ad sempio,è possibile guardare gratis alcuni canali Sky.
Ci sono,però,palinsesti che trasmettono solo ed sclusivamente per il Web e a costo zero: basta una connessione a banda larga e il gioco è fatto..
Justin.tv (http://it.justin.tv),ad esempio,è il portale nato da un progetto ambizioso che ha come scopo quello di consentire a tutti di trasmettere ciò che vogliono.
Al suo internoci sono palinsesti di ogni tipo:sport,musica,intrattenimento,tecnologia e tanto altro.Spesso,però,il portale fornisce anche i link in streaming ai canali stranieri che mandano in onda calcio ed eventi sportivi italiani e internazionali in diretta...praticamente si può trovare di tutto !!
Tra i canali di Justin.tv ci sono anche quelli che trasmettono le partite di calcio ed altri eventi spotivi in in barba al copyright.
Alcuni siti,tra cui www.rojadirecta.org forniscono addirittura i link diretti ai canali di Justin.tv.
Da provare anche www.live-player.com,Live-Player è un software che vi permette di guardare la TV è d'ascoltare la radio 24 ore su 24 : basta solo il collegamento ad Internet. Il software si scarica facilmente ed è completamente gratuito.
Importante :
Fate sempre attenzione all'utilizzo di questi canali è sempre una violazione del copyright.

LOCALIZZARE IL NOTEBOOK IN CASO DI FURTO O SMARRIMENTO CON ADEONA..SOFTWARE COMPLETAMENTE GRATIS


Adeona è il primo sistema libero multi-piattaforma per il tracciamento della posizione del proprio laptop smarrito o rubato. Diversamente da quanto accade con altri sistemi commerciali, gli utenti di Adona possono dormire sonni tranquilli visto che il proprietario è l’unica persona in grado di ottenere la posizione del portatile.
Il programma permette di identificare e rintracciare i notebook rubati restando attivo in background e inviando (se il portatile è connesso ad Internet) a intervalli regolari l'indirizzo IP ad un server dedicato. L'utente può accedere al servizio, inserire la password specificata in fase di installazione del software (che consente anche di crittografare i dati), e recuperare l'indirizzo IP per tracciare il notebook. Adeona sfrutta OpenDHT con algoritmi di cifratura per memorizzare gli aggiornamenti relativi alla posizione
Installando il programma questo crea un file che salveremo su una mail o su una pendrive. Se dovessero rubarci il portatile e se qualcuno dovesse accenderlo vi basterà installare il programma su un altro computer e aprire quel file che avete salvato in precedenza. Questo file PINGA(comunica) con i server più vicini e vi dirà in che zona si trova il computer.
Con il risultato ottenuto potete denunciare alle forze dell'ordine lo smarrimento o il furto attivando così una ricerca immediata..consiglio sempre di denunciare alla Polizia postale e non ai Carabinieri !!! (diventa molto più lenta la proceduradi tracciamento)
Sul Mac è possibile anche fare una bella foto al delinquente a patto che abbiate installato prima isightcapture.

Come si Installa Adeona
Sulla prima finestra clicchiamo su Next
Sulla seconda finesta idem (sempre Next)
Sulla terza finestra clicchiamo su Install
Sulla quarta finestra ci chiederà di inserire una password e di confermarla, scriviamo la nostra password e scriviamola da qualche parte per non dimenticarla (è importantissima vi servirà poi per ritrovare il vostro pc)
Poi vi farà salvare un file “.OST” che dovete custodire gelosamente. Questo è il famoso file da salvare su una pendrive o su un indirizzo mail.
Ora l’installazione è completa, possiamo cliccare su close.
Ora mi hanno rubato il portatile, come faccio a recuperarlo?
Installiamo di nuovo il software su un altro computer e apriamo Adeona Recovery
Aprendolo Adeona vi chiederà di selezionare il file (.OST) che avete salvato in precedenza.
Una volta aperto occorre inserire la password et voilà verrà fuori una schermata con tutti i dati.
Ripeto che questi dati possono essere molto utili alle forze dell’ordine (se vi vogliono aiutare.

DOWNLOAD SOFTWARE:
Linux

Compressed source tarball
Mac OS X 10.4 or 10.5

Mac OS X disk image ( CON FOTO )
Mac OS X disk image ( SENZA FOTO )

Windows XP/Vista
Windows installer

FONTE1
FONTE2

25 febbraio 2009

ATTENZIONE VIRUS !!! NUOVA VARIANTE DI WORM CONFICKER..PRENDE DI MIRA LE CARTE DI CREDITO


La folle corsa del worm Conficker sembra non voler terminare, l'hacker autore del software malevolo ha infatti introdotto una nuova variante pronta a infettare nuovi computer e fare ancora più male.
Dopo Conficker B, che ha raggiunto i computer di mezzo mondo dall'inizio dell'anno, lo stesso hacker ha messo in circolo la nuova variante Conficker B++, scoperta solamente tre giorni fa, che sembra apparentemente come la precedente versione di questo malware ma aumenta i rischi a cui un utente malauguratamente infetto può incorrere.
Un computer infettato con il worm Conficker originale diventava facilemnte veicolo da cui l'hacker poteva inviare dello spam, leggere quanto veniva digitato sul computer attraverso un keylogger, raccogliendo facilmente dati importanti come i numeri di carta di credito, o inviare attacchi di tipo DoS.
La diffusione di Conficker ha toccato la soglia record di 10,5 milioni di pc e la propagazione, senza l'installazione delle dovute contromisure, tra cui un sistema antivirus aggiornato e l'aggiornamento di Microsoft contro Conficker e Conficker B, potrebbe ulteriormente aumentare. Ricordiamo che Conficker sfrutta le reti locali, le memorie USB (sia flash sia hard disk), fotocamere e videocamere che si collegano a un computer per contagiare tutti i computer con cui entra in contatto.
La divulgazione avviene tramite RPC, sfruttando una vulnerabilità di Microsoft MS08-67. I sistemi soggetti a tale baco sono Windows 98, ME, NT, 2000, XP, server2003, VISTA, Server2008.
Il worm può causare i seguenti problemi:

- Gli account utente e amministratore possono risultare bloccati
- Alcuni servizi fondamentali risultano arrestati o disabilitati
- Viene negato l'accesso ai siti Internet Windows Update e antivirus
- In alcuni casi sono stati riscontrati errori legati al SVCHOST
- Il worm crea uno o più task schedulati nella cartella %windir%\Tasks, i task hanno nomi random che normalmente iniziano con at*.§

COME BLOCCARE IL VIRUS:
Il centro di ricerca su worm e virus Yarix, tramite il Security Operation Center, ha elaborato una procedura per bloccare il virus, qualora le contromisure classiche non bastassero, che è raggiungibile gratuitamente in una apposita pagina web.

RIMOZIONE virus WORM_DOWNAD.AD Win32/Conficker.B Mal/Conficker-A

Di recente le società f-secure e bitDefender hanno rilasciato dei tool che usati assieme alla procedura Yarix risultano essere molto efficaci.
TOOL FSECURE: ftp://ftp.f-secure.com/anti-virus/tools/beta/f-downadup.zip
TOOL BITDEFENDER: http://download.bitdefender.com/resources/files/Download/en/anti-downadup.zip

FONTI

http://www.yarix.com
http://www.pcworld.it

PER MAGGIORI INFORMAZIONI E ASSISTENZA POTETE CONTATTARMI AL NUMERO +39-3341585110

23 febbraio 2009

APPLICAZIONE FACEBOOK MERCATO E ANNUNCI : AUTO MOTO CASE IMMOBILI OFFERTE DI LAVORO E TANTO ALTRO...


La piattaforma virtuale più conosciuta al mondo non è solo un luogo di incontro fra i vecchi amici e compagni di scuola, ma è una vera e propria rete che fa incrociare gli interessi di tutti. Volete proporre o vendere un servizio, un prodotto, affittare una stanza? Cosa aspettate?

Provate lo strumento Mercato, la prima schermata che vedrete saranno tutte pagine create da altri utenti Facebook che, come voi, hanno voglia di informarsi e fare affari. Troverete di tutto, dalle macchine, ai pc, ai lettori mp3, alle assicurazioni. Di tutto, di più.
Per scoprire che cosa riservono per voi, vi basterà cliccare sull’articolo che vi interessa e vedere un po’…Spesso ci sono anche delle buone occasioni, che vi permettono di vincere dei prodotti o acquistarli ad un prezzo irrisorio. Se poi volete creare la vostra inserzione, non dovrete fare altro che cliccare quì..

Fonte

SALAVATAGGIO BACKUP DEI DATI SICURO E CRIPTATO SU WEB


Finalmente dopo lunghe ricerche ho trovato un servizio, gratis e italiano,di salvataggio dei propi dati..BOTTEDIFERRO.COM
Un servizio facile nell'utilizzo e ottimo per conservare tutto in modo sicuro e accessibile ovunque voi siete senza portarsi dietro pc o dischi esterni.
Bottediferro è un servizio di storage online volto ad offrire ai suoi utenti la possibilità di archiviare files di ogni tipo ha un’interfaccia semplice e piacevole da usare, grazie ad un largo uso di AJAX.
Come in tutti i servizi di questo tipo, è possibile creare cartelle ed caricare facilmente file, anche utilizzando il drag&drop; successivamente questi file potranno essere resi pubblici o protetti da password, in modo da restringerne ulteriormente l’accesso. Uno dei punti su cui BdF punta molto è proprio la sicurezza: a partire dalla trasmissione criptata in SSL del file fino alla possibilità crittografare realmente i files, in modo che anche venendo a conoscenza della password per il download, il contenuto del file sarebbe ugualmente al sicuro.
Per chi non volesse utilizzare l’interfaccia web per caricare/scaricare i propri files, è disponibile un apposito tool chiamato BdF Explorer (scritto in Delphi, purtroppo solo per Windows, al momento) che permette di effettuare tutte le operazioni possibili sui propri files. Inoltre, è disponibile anche una versione non installante, da portare con se su un pen drive, ad esempio.
Botte di Ferro è utilizzabile gratuitamente ma saranno disponibili anche piani a pagamento con spazio aggiuntivo (la versione free offre 1 GB di spazio, 10 GB di banda mensile e 30 MB max per singolo file).
Una cosa che mi ha piacevolmente colpito è stata la completezza delle FAQ disponibili online, che coprono ogni possibile dubbio/problema dell’utente.
Pultroppo lo spazio offerto è solo 1 GB, quando ci sono servizi che offrono gratuitamente 50 GB e non hanno limiti sulla dimensione massima per singolo file,ma ancora li stò studiando....intanto accontentiamoci di 1GB in italiano........

21 febbraio 2009

VI HANNO BLOCCATO FACEBOOK IN UFFICIO O AZIENDA ?...NO PROBLEM ECCO COME FARE PER SBLOCCARE


Negli ultimi periodi in molti arrivati in ufficio o in azienda si sono ritrovati dei blocchi amministrativi su alcuni siti..Facebook,Youtube,e scommesse sportive.

Con questo metodo facile facile è possibile aggirare tutti i blocchi,basta un proxy anonimo e in pochissimo tempo vi dà la possibilità di fare tutto quello che facevate prima.
Basta entrare in questo proxy anonimo e digitare il sito nello spazio (Enter any URL and press "GO" ) e il gioco è fatto.

Questa procedura non altera il sistema operativo o vari programmi,ma state sempre violando un regolamento interno dell'azienda e questo può portarvi a richiami o licenziamento !!Quindi ATTENZIONE !!! ;-)

19 febbraio 2009

IMPORTANTE PER LE VOSTRE TASCHE SAPERE IL SIGNIFICATO DI SOFTWARE OPEN SOURCE...


In informatica, open source (termine inglese che significa sorgente aperto) indica un software i cui autori (più precisamente i detentori dei diritti) ne permettono, anzi ne favoriscono il libero studio e l'apporto di modifiche da parte di altri programmatori indipendenti. Questo è realizzato mediante l'applicazione di apposite licenze d'uso.
La collaborazione di più parti (in genere libera e spontanea) permette al prodotto finale di raggiungere una complessità maggiore di quanto potrebbe ottenere un singolo gruppo di lavoro. L'open source ha tratto grande beneficio da Internet, perché esso permette a programmatori geograficamente distanti di coordinarsi e lavorare allo stesso progetto.
I software open source attualmente più diffusi sono Firefox, OpenOffice(sostituisce completamente Office), VLC, Gimp, 7-Zip, oltre ad un gran numero di progetti rivolti non all'utente finale ma ad altri programmatori.[1] Sono inoltre degne di nota le famiglie di sistemi operativi BSD , GNU e il kernel Linux, i cui autori e fautori hanno contribuito in modo fondamentale alla nascita del movimento. La comunità open source è molto attiva, comprende decine di migliaia di progetti,[2] numero che cresce quotidianamente.
Alla filosofia del movimento open source si ispira il movimento open content (contenuti aperti): in questo caso ad essere liberamente disponibile non è il codice sorgente di un software ma contenuti editoriali quali testi, immagini, video e musica. Wikipedia è un chiaro esempio dei frutti di questo movimento. Attualmente l'open source tende ad assumere rilievo filosofico, consistendo di una nuova concezione della vita, aperta e refrattaria ad ogni oscurantismo, che l'open source si propone di superare mediante la condivisione della conoscenza.

Fonte

MICROSOFT OFFICE PUO' ESSERE SOSTITUITO DA OPEN OFFICE (SENZA LICENZA)....


OpenOffice è una suite opensource che vuole porsi come valida alternativa al pacchetto Office di Microsoft.
La suite integra un elaboratore testi (Writer), un programma per le presentazioni (Impress), un pacchetto per il disegno grafico e di diagrammi (Draw), un foglio elettronico (Calc), un database (Base) e un componente (Math) per il disegno di equazioni matematiche (da importare poi in Writer, Calc o Impress).
OpenOffice gira nativamente su Windows, Linux, Solaris, Mac OS X.

La nuova release della suite per l'ufficio vede l'integrazione di strumenti linguistici italiani - il dizionario per la correzione ortografica e quello dei sinonimi - nonché del filtro per il PDF/A, sottoinsieme del formato Adobe PDF.

Per quanto riguarda le nuove funzionalità introdotte nei singoli moduli che compongono la suite, Writer - il wordprocessor di OpenOffice - permette adesso di selezionare in modo più facile la lingua per la correzione ortografica, consente agli utenti di definire le opzioni per la stampa del testo nascosto e dei segnaposti, offre delle migliori funzionalità di selezione del testo e di ricerca e sostituzione oltre ad un maggior numero di scorciatoie da tastiera per gli stili dei paragrafi.

Il foglio elettronico Calc permette adesso di inserire date e formule in modo più razionale, offre una funzionalità "smart" per la copia e lo spostamento di blocchi di celle, permette di trasformare i dati in colonne, e dispone di migliori funzionalità di stampa e filtraggio dei dati, e di un migliore Data Pilot

Chart, il modulo per la grafica business utilizzato da OpenOffice, continua ad evolvere rapidamente: gli utenti meno esperti hanno ora a disposizione un maggior numero di scelte di base per configurare il motore di grafica, mentre quelli avanzati hanno diverse opzioni per la personalizzazione dei grafici secondo le loro preferenze personali.

Infine, Base, il modulo di OpenOffice che consente di creare e gestire basi di dati, adesso supporta nativamente il formato Microsoft Access 2007 e consta di una serie di funzionalità ottimizzate per operare su MySQL, Oracle/jdbc, e database nativi (HSQL). Migliorato, rispetto alle precedenti versioni della suite, anche il Query Designer, finestra del programma che consente - anche agli utenti meno esperti - di comporre rapidamente delle interrogazioni sulle basi di dati in uso.OpenOffice.org è una suite per ufficio completa, rilasciata con una licenza libera e Open Source che ne consente la distribuzione gratuita. Legge e scrive file nei formati utilizzati dai prodotti più diffusi sul mercato e, a garanzia della futura accessibilità dei dati, nel formato OpenDocument, standard ISO. Consente inoltre l'esportazione in formato PDF.
OpenOffice.org è liberamente, gratuitamente e legalmente utilizzabile in ogni contesto, pubblico, privato, professionale e aziendale.

SCARICA OPEN OFFICE QUì

Versione Windows
Versione Mac OS X (Intel)
Versione Linux DEB(Per Ubuntu, Debian e le altre distribuzioni che usano DEB)

17 febbraio 2009

VENDERE ON-LINE SEMI DI CANNABIS E MATERIALE PER COLTIVAZIONE NON E' REATO


Vendere on-line semi di cannabis e materiale per la coltivazione non e' reato. Lo rende noto l'Aduc. L'associazione diritti utenti e consumatori, riferisce il contenuto di un pronunciamento della Corte d'Appello di Firenze che ha annullato la condanna in primo grado al gestore di un negozio on-line per istigazione all'uso illecito di stupefacenti. La vendita sarebbe protetta dall'art. 21 della Costituzione, che tutela la liberta' di espressione.

16 febbraio 2009

Facebook risponde a D’Alia: “Chiudereste una ferrovia per un graffito sconveniente?”


E’ come bloccare tutta la linea ferroviaria perché in una stazione ci sono dei graffiti sconvenienti”. Facebook, dalla California e con qualche ritardo, replica all’approvazione dell’emendamento al decreto sicurezza o “emendamento D’Alia”, dal nome del senatore dell’Udc che l’ha presentato e fatto approvare anche dalla maggioranza (qui il servizio Bloomberg, in inglese). E lo fa rivendicando a sè una “policy” molto rigorosa sul trattamento dei contenuti illegali: “Noi prendiamo molto sul serio il problema dei contenuti che incitano alla violenza e ci adopereremo per rimuoverli”.

L’emendamento del senatore D’Alia ha preso le mosse dal caso delle pagine inneggianti a Totò Riina apparse il mese scorso su Facebook. Ma la sua formulazione, che una volta approvata in via definitiva avrà forza di legge, prevede una procedura che viene ritenuta di fatto equivalente alla censura.

A rimuovere le pagine dovrebbero essere i provider, cioè le compagnie telefoniche, che verrebbero multate fino a 300 mila euro in caso di inadempienza o ritardo. Di fronte all’impossibilità - questo l’argomento di chi si oppone al provvedimento - di reperire in tempi brevi il responsabile del singolo contenuto “criminale” (si può fare ma è pratica lunga e indaginosa), il provider si risolverebbe alla chiusura temporanea ma generalizzata di tutto il sito o piattaforma. La misura si applicherebbe poi anche ad altri social network, come YouTube.

L’argomento dell’industria internet - e di gran parte degli utenti della rete - è che questa misura contiene uno spirito censorio molto forte, che “butta il bambino con l’acqua sporca” e tenderà a colpire l’espressione libera degli utenti solo perché qualcuno sta compiendo un reato. E’ quanto ha detto ieri Marco Pancini, responsabile istituzionale di Google Italia, ieri a Repubblica.it (post sotto), parlando di “legge ad Aziendam” e chiedendo al governo di ascoltare la voce dell’industria digitale.

E’ una polemica che ormai circola a livello internazionale e non si chiuderà tanto presto.

Fonte

13 febbraio 2009

Come Farsi un canale televisivo su Internet


TVUBroadcast è un programma per windows e/o linux, che permette di farsi un canale televisivo in streaming in internet, sarà in diretta o con le registrazioni che si vuol far vedere.Il funzionamento di TVUBroadcast è semplice, è una rete P2P per lo streaming televisivo, il canale che verrà fatto sarà online solo quando lo si vuole.

Per potere fare gratuitamente dello Streaming con TVUBroadcast in TVU networks bisogna:

* Scaricare TVUBroadcast.
* Fare un account TVU.
* Creare un canale.
* Impostarlo.

Una volta fatto il canale è possibile definire quale sarà la sorgente audio/video, e/o mettere file che verranno riprodotti, questi faranno un loop (si vedranno continuamente) quando non si è in onda, praticamente bisogna impostare il programma poi andare in onda.

Download di TVUBroadcast

Il Sen. D'Alia vuole censurare Facebook e Youtube



Il senatore D'Alia dell'UDC vuole oscurare la Rete. Ha proposto un emendamento, approvato in Senato, a un disegno di legge di Brunetta che obbligherà i provider a oscurare siti, blog o social media come YouTube e Facebook su richiesta del ministero degli Interni per reati di opinione, ad esempio un filmato o un gruppo che invitano a non osservare una legge considerata ingiusta. Senza nessuna sentenza della magistratura. Questo, oggi, avviene solo in Cina. In una dittatura. I cinesi hanno eretto contro l'informazione di Internet un "Golden Wall", si sono ispirati alla Muraglia Cinese. D'Alia vuole costruire un "Merda Wall", si è ispirato allo psiconano.
Il vero concorrente di Mediaset è YouTube. Mediaset non la comprerei neppure se me la regalassero. La pubblicità sta abbandonando la televisione e l'informazione si fa in Rete. Mettere Internet sotto il controllo del potere esecutivo vuol dire chiuderla di fatto e tappare la bocca ai cittadini liberi.
Marco Pancini di Google ha dichiarato:"No, le leggi ad Aziendam che poi hanno un impatto su tutto l’ecosistema non si possono fare. E bisognerebbe evitare di portare l’Italia a livello dei peggiori paesi del mondo in fatto di reati d’opinione".
L'Italia stessa è ormai un Paese ad Aziendam e in quanto a perseguire reati di opinione non siamo secondi a nessuno.
Lo Stato è nostro e noi ce lo riprenderemo.

Fonte

12 febbraio 2009

Come Inviare messaggi anonimi su Facebook


Honesty Box
Honesty Box è un’applicazione che permette ai nostri contatti Facebook di esprimere in modo totalmente anonimo cosa pensino realmente di noi.

Insomma, oltre a poter inviare messaggi anonimi, avete la possibilità di conoscere cosa dice chi parla male di voi e cosa pensano di voi.

Facebook File Sharing: Gestisci i Torrent da Facebook


Facebook morrent
Un servizio recentemente messo a disposizione di Facebook permette di gestire il download di Torrent anche quando si è lontani dal proprio computer, grazie a uTorrent.
L’applicazione, che si chiama Facebook Morrent, utilizza una WebUI di uTorrent, che permette di caricare, gestire, cancellare i Torrent via Facebook. E’ possibile anche controllare le statistiche e la velocità di ogni download.
Una volta che l’applicazione è installata è possibile avviarla in remoto, basta connettersi da Facebook e, ovviamente, che il proprio PC a casa sia acceso con uTorrent in esecuzione.
Per far funzionare il servizio bisogna essere sicuri di aver attivato la WebU

Fonte

9 febbraio 2009

Stop Pannelli Fotovoltaici....La vernice Fotovoltaica !!


Un pannello solare liquido, spalmabile come una vernice. Ecco la straordinaria invenzione nata in Italia, frutto del lavoro di un team di ricercatori che operano nell’ambito dell’Istituto per lo studio dei materiali nano-strutturati del CNR di bologna e commercializzata dall’austriaca Bleiner AG.

L’idea di creare una vernice capace di trasformare in energia la luce del sole, operando come un vero e proprio pannello solare, non è nuova: decine di università ed aziende in tutto il mondo hanno provato e stanno cercando di realizzarla.


I vantaggi della vernice fotovoltaica rispetto ai prodotti fotovoltaici tradizionali sembrano enormi: nessun impatto architettonico o ambientale, resistenza agli agenti atmosferici, nessun rischio di furto, possibilità di essere applicata su grandi superfici di tutti i tipi. “Persino su un vetro! Questo permette di avere un grande rendimento: con 50 metri quadrati si realizzano 3 KW, ma visto che si possono facilmente trattare superfici enormi si ricavano anche grandi quantità di energia”.

I costi, rispetto al fotovoltaico tradizionale, sono dimezzati: per un utilizzatore tipico (una famiglia) o una palazzina di tre piani suddivisa in 6 appartamenti, ciascuno con un contratto da circa 3 KW, si dovranno verniciare 288 metri quadrati do tetto e/o facciata per soddisfare la domanda energetica, con una spesa totale di 59.400 euro.
Impieghi possibili :

“Tutti quei settori dove è condizione fondamentale la leggerezza (nautico, aerospaziale, automotive), poi l’edilizia” dice Bleiner. La prima comparsa sul mercato avverrà proprio in campo navale. Pannelli solari verranno verniciati su yatch, che li sfrutteranno per alimentare le apparecchiature di bordo e il motore in caso di emergenza

La vernice fotovoltaica è una miscela di materiali polimerici e di particelle di dimensioni nanometriche di opportuni ossidi.
A tutti gli effetti si può parlare di un prodotto che sfrutta le potenzialità offerte dalla nanotecnologia. La peculiarità del materiale consiste nel fatto che le materie prime impiegate per la produzione della vernice non rientrano tra quelle solitamente soggette al monopolio delle multinazionali.
In particolare per quanto riguarda l’elemento attivo NON SI UTILIZZA SILICIO né suoi derivati, poiché la sua disponibilità, com’è ben noto, è influenzata dalla massiccia richiesta da parte dell’industria elettronica con la conseguenza che i produttori di pannelli al silicio non hanno la disponibilità del materiale secondo la domanda del mercato mondiale.
La vernice può essere realizzata con vari materiali aventi diversi gradi di purezza.

La combinazione dei materiali ed il loro grado di purezza determinerà il rendimento ed il costo per ogni watt convertito.
Avremo quindi non una, ma diverse vernici che utilizzeranno materiali più o meno puri e che consentiranno quindi di ottimizzare gli spazi a disposizione, i costi dell’istallazione e la potenza prodotta.
Con materiali aventi un grado di purezza medio si ottengono rendimenti dell’ordine del 6-8% rispetto all’energia irradiata dal sole a cui corrispondono 60-80 W/m2 prodotti.
Con materiali più puri si potrebbe è possibile ottenere un rendimento più elevato dell’ordine del 8-12% rispetto all’energia irradiata dal sole a cui corrispondono 80/120 W/m2 prodotti.

Caratteristiche
LIQUIDA
LEGGERA
ECONOMICA
TRASPARENTE
ATOSSICA
NESSUN COSTO DI SMALTIMENTO
RESISTENZA AGLI AGENTI ATMOSFERICI (grandine…)
IMPOSSIBILITA’ DI FURTO
Vantaggi
Basso costo di produzione dell’energia
Impatto architettonico praticamente nullo
Possibilità di essere applicata a grandi superfici
Ampia di scelta di materiali che possono essere impiegati per la formulazione
Al termine della vita del prodotto non è necessario procedere al suo smaltimento, ma è possibile effettuare un’ulteriore applicazione di un nuovo strato sopra quello esaurito
Per quanto concerne la facilità di istallazione si prevede che la vernice fotovoltaica possa essere applicata mediante specifici impianti di verniciatura che, in una futuro prossimo, potranno essere dislocati anche in prossimità della zona di istallazione delle unità fotovoltaiche
Grazie alla possibilità di modulare il costo della materia prima in funzione della superficie disponibile e della potenza richiesta, è possibile ottimizzare i vari costi consentendo anche l’applicazione della vernice su grandi superfici con la possibilità di un surplus di produzione che può essere vantaggiosamente reimmesso nella rete di distribuzione
Non può essere rimossa (rubata) come talvolta accade per i pannelli fotovoltaici

BATMAN, 7 MLN DI DOWNLOAD ILLEGALI


The Dark Knight', ultimo Batman,ha battuto record di incassi e di vendite di dvd e blu ray e di film piu' scaricato illegalmente da Internet. Secondo una societa' specializzata in ricerche sul file-sharing, per 'The Dark Knight' sono stati registrati oltre 7 milioni di download illegali. La pirateria online e' in netto aumento, per contrastarla negli Usa i colossi dell'home video vendono e noleggiano film e telefilm da Internet.

6 febbraio 2009

ADSL scarsa e troppo cara in Italia

Navigare su banda larga in Italia costa. L’ADSL nel nostro paese è la più cara d’Europa. Perché? La risposta è semplice: scarsa se non assente la concorrenza tra i provider italiani che si sono appiattiti sulle tariffe Telecom, il quale, controlla di fatto, circa due terzi del mercato italiano. Chi ne paga le conseguenze? Noi. Navigatori/consumatori italiani che subiamo una forte penalizzazione rispetto ad altri Paesi europei, Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna, i quali ci distanziano sia sotto il profilo della convenienza economica sia sotto quello della velocità massima di connessione. (Fonte: Altro Consumo) Se non bastasse, al caro ADSL si aggiunge il "Digital Divide", la distanza che divide oramai il nostro Paese in zone raggiunte dalla banda larga e zone non ancora coperte da infrastrutture di accesso, 6 milioni di cittadini, circa il 15% della popolazione italiana… Questo perché la Telecom, sfruttando la sua posizione dominante, non ha alcun interesse a investire nei piccoli centri dove il costo da sostenere per l’adeguamento degli impianti è maggiore dei ricavi. Per evitare di bloccare lo sviluppo del paese e privilegiare finalmente l’interesse dei cittadini, credo sia giunto il momento di definire seriamente le regole del mercato, con nuovi poteri in materia di gestione e controllo della rete telefonica, investimenti più mirati ed efficienti nell’ammodernamento tecnologico, una più sana concorrenza tra gli operatori del settore. Caro Governo, siamo ancora lontani dalla liberalizzazione!

Wikipedia

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